martedì 7 maggio 2013

Canne da pesca & mulinelli



Per effettuare la pesca porto,solitamente si usano due tipi di canne,fondamentali che sono;l'equivalente della nota Bolognese,la canna col mulinello.Appare leggera, abbastanza rigida ma con un'azione prevalentemente di punta.Ha una lunghezza variabile dai 4 ai 6 metri e mezzo.La Bolognese è l'attrezzo adatto per pescare col galleggiante,tutti quei pesci che si muovono a mezz'acqua o poco sopra i fondali.Il secondo tipo di canna da pesca,è un attrezzo molto diffuso,sopratutto per effettuare la pesca lungo le coste dell'Alto Tirreno.Parliamo di una canna robusta e pesante,con una lunghezza massima che va dai 3,5 o 4 metri.Rimane più rigida,con un azione di punta.Questo tipo di canna si usa per pescare al tocco,si dice,rasente alle banchine,dove il fondale è profondo.Il suo cimino è molto sensibile e permette al pescatore di percepire anche la più piccola abboccata e di tirare su prontamente.Per chi pesca nei porti,è sconsigliata invece la classica canna da fondo,che viene indicata sopratutto per la pesca sugli scogli o dalle coste.

I mulinelli


Ai giorni d'oggi,non esiste più una grande differenza tra i mulinelli che si usano nelle acque interne e quelli usati per la pesca in mare.Le cose fondamentali da tenere presente per un mulinello sono,principalmente la robustezza,che ormai,col passare degli anni e del tempo,ha raggiunto degli ottimi risultati su tutti i modelli,e la capienza della bobina.La capienza della bobina,deve essere in grado di arrotolare almeno 200 metri di monofilo dello 0,25-0,30.Richiedono una grande attenzione e cura i mulinelli,come la canna stessa o tutti gli attrezzi adoperati in acqua di mare.Il sale infatti è il nemico pubblico n.1. Ma la sua azione corrosiva,può essere contrastata grazie a ripetuti lavaggi periodici in acqua dolce.

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